Il Governo puterebbe a rinnovare gli interventi di contenimento messi a terra per il periodo gennaio – marzo, a partire dall’azzeramento degli oneri generali di sistema nella bolletta elettrica e dalla sostanziale riduzione in quella del gas. Con specifico riguardo alle imprese, si identificano due binari di intervento. Il primo ruoterebbe attorno al trasferimento agli energivori a rischio delocalizzazione dei 25 terawattona di energia rinnovabile, ritirata attualmente dal GSE per rivenderla poi sul mercato spot, a prezzi calmierati per il 2022/2023. L’altro tassello, rinvierebbe all’incremento di gas della produzione nazionale per 3 miliardi di metri cubi l’anno per poi cederlo all’industria gasivora con contratti a lungo termine e con tariffe basse.

Fonte: Il Sole 24 Ore – Celestina Dominelli (pag. 4)