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Imprese nella morsa dei prezzi

News nazionali
31 gennaio 2022

 

La crisi Russia-Ucraina che rallenta le forniture di gas, la dipendenza dell’Italia dall’importazione, l’insufficienza delle fonti rinnovabili. Ma anche l’aumento improvviso della domanda di energia da parte delle imprese dopo un anno di fermo da Covid. Sono le cause dell’impennata dei prezzi dell’energia, che sommata all’aumento della spesa per le materie prime sta stringendo le imprese nella morsa dei costi industriali. Secondo Confindustria i costi della manifattura per la fornitura di energia sono aumentati del 368% nel 2021, oltre cinque volte i costi sostenuti nel 2020. I settori più colpiti sono acciaio, carta, legno, ceramica, alimentare. C’è chi per mantenere i margini ha scelto di trasferire i rincari sui clienti, che significa un probabile aumento dell’inflazione. C’è chi sta valutando misure occupazionali, come nella ceramica che registra il paradosso: salgono gli ordini, ma è troppo caro produrre. Confindustria ritiene opportuno integrare la politica energetica con quella industriale. Secondo Vittorio Chiesa del Politecnico di Milano serve un piano energetico serio, il rifacimento del Piano nazionale integrato e la spinta delle rinnovabili.

Fonte: Corriere della Sera, L’Economia – Alessandra Puato (pag. 6)