Claudio Descalzi, amministratore delegato dell’Eni, lancia l’allarme: <<Senza rigassificatori o stoccaggi più ampi l’invero più duro sarà quello 2023/24>>. Senza price cap l’Europa ha pagato a Mosca più di 100 miliardi di euro di gas, aumentato il flusso finanziario dall’Ue alla Russia, a causa del boom dei prezzi si è pagato di più per avere di meno. Eni porterà 7 miliardi di Gnl via nave, ma senza rigassificatori si dovrà andare altrove. Riguardo alla quotazione in ribasso del metano Descalzi parla di due ragioni, una contingente e una di fondo, il consumo di gas si sta abbassando e il sistema energetico si adatta a fare a meno del metano russo.

Fonte: La Stampa – Luigi Grassia (pag. 10)