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"Un compromesso su petrolio e gas. Bruxelles non potrà fare di più"

News nazionali
26 maggio 2022

 

Blocco importazione petrolio e gas russi, quello a cui potrà arrivare l’Europa <<è soltanto un compromesso>> perché <<le situazioni dei vari Paesi sono molto differenti>>, ha detto Roberto Cingolani, ministro della Transizione ecologica, in partenza per G7 dei ministri di Clima, Energia e Ambiente di Berlino. Eni, conto K in euro e rubli: per <<l’operatore italiano ed europeo l’operazione finisce quando paga la fattura in euro, la banca russa che li trasforma in rubli non è sanzionata>>. Per quanto riguarda le fonti di energia, <<in poche settimane abbiamo concordato una diversificazione con alcuni Paesi africani. Ci siamo assicurati 25 miliardi di metri cubi di gas che nella seconda metà del 2024 andranno a pieno regime e sostituiranno i 29 miliardi di metri cubi importati dalla Russia>>. Inoltre, <<bisogna completare gli stoccaggi di gas adesso, siamo al 47 per cento. Poi bisognerà installare due rigassificatori galleggianti. Stiamo facendo le valutazioni tecniche, Ravenna ha già dato grande disponibilità e stiamo esplorando l’ipotesi di Piombino, la più rapida>>. Tetto a prezzi gas: <<Se avessimo un price cap europeo, un limite valido per tutti, riusciremmo a tenere giù questi prezzi>>. Rinnovabili: <<Tra due anni ci mancheranno 29 miliardi di gas russo, noi le sostituiamo con 25 miliardi da altri paesi. Il resto lo facciamo con le rinnovabili sulle quali abbiamo accelerato con un piano senza precedenti>>. <<Stiamo verificando in questi giorni le richieste di messa in esercizio sulla rete di Terna: ci sono circa 2 gigawatt passati attraverso le nuove aste, 2,3 andati autonomamente sul mercato e altri 2,3 il cui iter approvativo è quasi terminato>>, conclude Roberto Cingolani.

Fonte: La Stampa – Annalisa Cuzzocrea (pag. 13)