Mentre il prezzo del gas scende ai minimi da tre mesi in Europa, Bruxelles e Mosca alzano i toni della sfida a fronte dell’energia. La presidente Von der Leyen ha dichiarato al Parlamento che <<per questo inverno siamo piuttosto al sicuro>>, persino se Gazprom dovesse chiudere i rubinetti. Dall’altro il ministro delle finanze russo, Siluanov, che in caso di sanzioni minaccia di privare l’Europa anche delle forniture di petrolio e carbone. Secondo il ministro ogni riduzione dell’export farebbe salire i prezzi e se si applicassero le restrizioni l’aumento dei prezzi compenserebbe in gran parte la riduzione delle vendite. L’energia come arma non smette di essere brandita. Il parziale ritiro delle truppe russe è bastato a concedere una tregua al mercato del gas. Il prezzo ha continuato a scendere dopo il -12% di martedì, portandosi a 65 euro a MWh.  

Fonte: Il Sole 24 Ore – Sissi Bellomo (pag. 8)